Mi è stato chiesto di scrìvere la prefazione di questa opera che va indubbiamente ad arricchire il panorama italiano ed internazionale delle pubblicazioni del settore.

Il giudizio positivo - anzi largamente positivo - che esprìmo chiaramente già in premessa non deriva da un atteggiamento di maniera o di pura cortesia ma è sentito e convinto in quanto, scorrendo con motivata attenzione alcune pagine in bozza, mi sono reso conto della complessità e della vastità del lavoro nel quale si sono cimentati gli autori che hanno letteralmente passato al setaccio, con certosina pazienza, cinquantacinque anni di cliclismo, dal 1946 ai giorni nostri, più i 250 protagonisti scelti dai tempi eroici al 1945.

Facile dirlo, difficile anzi, difficilissmo, farlo. L'aiuto dei moderni mezzi informatici è limitato ad una probabile più agevole gestione del materiale della messe di dati, non certamente al loro reperimento e trattamento. Questo lo dico con personale e diretta cognizione di causa in quanto mi inserisco anch'io, diciamo d'autorità, fra gli statistici, magari di complemento, nei rari spazi che il tempo mi concede.

Mi sento quindi sintonizzato su questa lunghezza d'onda per ribadire il giudizio positivo e l'apprezzamento personale, sentito, sull'insieme del piano dell'opera che ho avuto modo di vedere, caratterizzata da una ricerca capillare, condotta in profondità per la redazione delle esaurienti "schede".

E' mia personale convinzione che per la piena conoscenza e comprensione del presente non si possa prescindere dalla conoscenza del passato. In questa visione la "Geo Edizioni", con l'editore ed i suoi autori, sta attualmente fornendo agli appassionati del settore un contributo rilevante con varie ed interessanti pubblicazioni che hanno proposto protagonisti e periodi specifici del nostro ciclismo.

Aspetto quindi con impazienza di potere sfogliare le oltre seicento pagine di "Una corsa lunga un secolo", corredate da un'estesa documentazione iconografica (oltre 2000 fotografie), una sorta di film, per riscoprire, accanto ai nomi più noti, il volto ed i fatti salienti della carriera dei protagonisti del ciclismo che, bisogna tenerlo comunque ben presente, sono stati, sono e sempre saranno i corridori, gregari o campioni, con le loro storie e le loro imprese.

Per dirla con Alfonso Gatto, poeta "inviato" al Giro d'Italia: "Tutti primi al traguardo del mio cuore".

Sono loro che muovono la passione ed il sogno della gente per il nostro magnifico sport.

Sono loro che vanno ricordati come appunto fa, con completezza e passione, "Una corsa lunga un secolo".